Io vo correndo per argini in fior
mirando orizzonti di ogni color,
di qua e di là bellezza ed incanto
e tu bel cane che mi corri accanto.
Mi chiedo che cosa posso desiderare ancora, se perfino il mio naso, il paesaggio, assapora.
Mentre al traquardo del primo chilometro mi accingo,
uno strattone al guinzaglio e uno sguardo guardingo.
Oh no, la danza della cacca inizia
gira di qua e gira di là, ma che impudicizia!
Cagnone pulcioso, son tutta sudata,
non potevi mollarla prima in passeggiata?
Il sacchetto apro e il malloppo raccolgo, e cercando un cestino lo sguardo rivolgo.
Ma porcaccia non c'è, davvero non c'è un posto dove depositare il pacchetto puzzone,
eccolo là ti pareva che arrivava il figone!
L'ascella che puzza, il rimmel che cola, ma la cacca in sacchetto no!
Mi disonora!
Per oltre un chilometro con le feci in mano, ormai la corsa è un desiderio lontano.
Scendo dall'argine e un cestino trovo,
e nella mia testa un pensiero covo...
caro sindaco Enoch Soranzo
hai per caso un cestino che ti sia d'avanzo?
Perché vedi nell'argine a selvazzano ne avremo necessità, e se non ci aiuti tu chi ci aiuterà?
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