venerdì 7 luglio 2023

“ My Ny ”

 Sabato  1 luglio alle ore 9.00  presso Palazzo Maestri  –  Sala De Zanche, grazie al patrocinio del Comune Selvazzano PD, è stata aperta   la mostra fotografica

“ My Ny ”, di Alberto Pomi; la mostra rimarrà aperta al pubblico con ingresso libero con  i seguenti orari:  lunedì e giovedì 14.30 - 19.00, martedì e mercoledì  9.00-13.00/14.30-19.00, venerdì e sabato 9.00- 13.00.

L’autore sarà presente nel tardo pomeriggio durante la settimane espositive a giorni alterni  fino al 28 luglio per interagire con i visitatori

Alberto Pomi nasce nella provincia di Vicenza nel 1965.

Inizia a lavorare dal 1982 presso una Fotoeliografia, che poi rileva nel 2004, facendo subito esperienza con le "eliocopie" (sviluppo all'amoniaca)

La passione per la fotografia si manifesta  intorno all'anno 2010 con un progetto "minimalista" sull'orizzonte femminile seguito da una mostra personale nel 2016 presso ARt Gallery a Vicenza.

Da poco si è avvicinato al mondo della Cyanotipo, retaggi di memorie lavorative; si tratta di una tecnica di stampa a contatto, mediante raggi UV, che richiede un negativo della stessa dimensione dell'immagine finale.

Le varie lavorazioni, preparazione della carta, sviluppo in UV fanno sì che una stampa sia sempre diversa così da creare immagini uniche e irripetibili.

Le fotografie esposte nascono dall'ultimo viaggi fatto in America tra Chicago, Buffalo, NY .

immagini che mescolano architettura e persone nel vorticoso passare del tempo.

La fotografia assume un sapore onirico lasciando in chi la osserva un vago ricordo di sogno dove ognuno trova la propria chiave di lettura.

“L’osservazione dei luoghi e dei tempi nel viaggio fotografico di Alberto Pomi, viene fissata attraverso l’uso di questa magica e antica ricetta del cyano; le sue fotografie appaiono pure e prive di distrazioni, consentono di ammirarle e far sì che il quotidiano diventi una piccola opera d’arte. I sui scatti  dialogano tra loro, una fotografia che si fa racconto, pennello, pensiero, diario di viaggio.“


 A cura di Fabrizio Caron




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