giovedì 17 marzo 2016

Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla

Così,la sera di martedì15 marzo 2016– Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla –il Centro Civico F. Presca si presentava gremito di persone. Tra queste c’erano rappresentanti di Associazioni di Volontariato del territorio, una delegazione che arrivava da San Giorgio in Bosco, insegnanti, medici, educatori sportivi e molta gente “qualunque”.

Nell’introdurre la serata dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare, l’Assessore alle
Politiche Sociali e Pari Opportunità Giovanna Rossi si è soffermata sulla presentazione della neonata “Ali di Vita”, che opera nel settore del volontariato proprio sul tema dell’incontro, sottolineando la disponibilità di tutta l’Amministrazione Comunale di Selvazzano che ha abbracciato il Progetto presentato dall’Associazione, che consta in due punti fondamentali:
- SPORTELLO D’ASCOLTO, rivolto a tutti i familiari dei DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), accogliendo, ascoltando per poi avviare il secondo punto;
- GRUPPI DI MUTUO AIUTO, con il sostegno fondamentale di uno psicoterapeuta abilitato per affrontare queste patologie, perché la famiglia sia una risorsa importante per aiutare il proprio caro che soffre.

Il primo punto, già in essere con la consegna da parte dell’Amministrazione a “Ali di Vita” della stanza all’interno del Civico Presca utilizzabile per lo SPORTELLO D’ASCOLTO,ed il calendario degli ascolti già fissato a partire da sabato 19 marzo 2016 dalle 15,00 alle 17,00.Fondamentale, come ha sottolineato il Dott.Gianmaria Gioga, Direttore Sanitario locale presente in sala, per fare da filtro, levando delle incombenze alle USL rivolte ai familiari perchè ormai troppo oberate dalla continua e crescente richiesta d’aiuto sempre nel campo dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

Così si è dato il via al filmdocumentario “Ciò che mi nutre mi distrugge”. Per certi versi crudo, duro, dove i pugni nello stomaco agli spettatori arrivavano diretti e continui, senza sosta. Nel documentario non c’erano attori o comparse, ma erano persone vere, in cura da terapeuti, che fermavano dei momenti,delle affermazioni,mettendo in evidenza quello che è realmente questa dannata “bestia”.

Ma la parte più interessante è stata il dopo documentario, quando la Dottoressa Michela Pepe, Psicologa clinica e Psicoterapeuta riconosciuta, ha cominciato a rispondere alle domande che la platea rivolgeva.

Volendo parafrasare, paragonando la platea al mare, dopo le prime timide domande e le risposte dolcemente esaustive della Dottoressa, quella marea di paura, vergogna, isolamento, pian piano ha abbassato la guardia, e nella bassa marea ha fatto emergere isole sconosciute, abbandonate al loro destino, perse nella solitudine di un isolamento non voluto, perse dentro un vortice di negazione alla vita fino ad annientare ed umiliare l’essenza umana, dove l’anima ne esce fredda, dilaniata e smarrita.

Più delle altre, due testimonianze vere, dirette, spontanee, hanno fatto capire che quello che si eravisto sullo schermo non erano casi estremi, non erano una caricatura per metterne in risalto i contenuti, ma sono in mezzo a noi, disperati e abbandonati, non compresi da chi dovrebbe seguirli, quasi derisi. Eppure sono delle bellissime isole dove il raccogliere quella richiesta d’aiuto gridata in silenzio le porterebbe a rifiorire di nuova speranza e nuovi credo.

NOI SIAMO PARTE INFINITESIMA DEL TUTTO. NOI ESISTIAMO. NOI AMIAMO.

Forse la nuova stagione per i familiari dei DCA parte proprio da qui, da Selvazzano
Fabio Longato

(Un cittadino qualunque).


 







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